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Alimenti a salute. È anche quesione di etichetta?

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Chi fa la spesa si limita a selezionare gli alimenti in base al prezzo o alla marca di cui ci si fida. Ma per scegliere i prodotti che non danneggino la nostra salute bisogna fare qualcosa di più: leggere con attentenzione le etichette alimentari, che servono per orientarci su cosa comprare.

Nelle etichette ci sono molte cose da leggere. Partiamo dalle più facili come in una sequenza e in seguito passeremo a parlare degli ingredienti.

Prima di tutto la scadenza. Ma questa è cosa che si fa. Subito dopo da la provenienza cioè da viene il prodotto che si acquista. Anche per garantire una completa rintracciabilità da parte degli organi di controllo. Per fare un esempio i limoni possono venire dalla Sicilia ma anche da Marocco, Sudafrica, Spagna, Messico, Israele o Australia. Lunghi viaggi insomma. Vediamo, da questo punto di vista, i prodotti di maggior consumo.

Frutta e verdura. Esiste l’obbligo di dichiarare in etichetta l’origine. Il paese di provenienza sia di un prodotto confezionato che per la merce in esposizione.

Non è necessaria se si tratta di prodotti puliti, tagliati e pronti, surgelati compresi.

Latte e derivati. L’indicazione è obbligatoria su tutti i tipi di latte, compreso lo yogurt e non solo sul latte fresco. Poi sui derivati del latte come burro,   formaggi, panna. Si tratta di un provvedimento italiano e quindi vale solo per i prodotti fabbricati in Italia.

Uova. Le uova hanno un codice stampato sul guscio che è la loro carta di identità. Le prime cifre indicano il tipo di allevamento (biologico, all’aperto, a terra, in gabbia), poi i paese di origine, poi il codice ISTAT del comune, la sigla della provincia)

Olio d’oliva. Deve essere sempre indicato il paese di origine delle olive e quello in cui sono state lavorate. Olio extravergine di oliva ottenuto in… da olive raccolte in… Se si legge che l’olio è ottenuto da miscele di oli lo si trova scritto: miscele di oli di oliva (della comunità Europea o extraeuropea).

Pesce. Deve essere dichiarata l’indicazione della zona di cattura o di allevamento sia nel pesce intero che di quelli venduti sfusi o in filetti. L’indicazione può non esserci nei pesci trasformati come bastoncini impanati, tonno o acciughe in scatola.

Giancarlo Biasini