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La prevenzione oncologica nell’uomo

Quando si parla di screening e diagnosi precoce si pensa generalmente alla donna, in relazione ai check-up per la prevenzione delle patologie che colpiscono gli organi femminili.

Esistono però anche per l’uomo mezzi strumentali e di laboratorio in grado di individuare eventuali patologie vascolari e neoplastiche sin dal loro stadio iniziale.

Specialmente i più giovani, tuttavia, sono spesso restii a parlare e preoccuparsi della propria salute: basti pensare che, secondo recenti indagini, 8 uomini su 10 non sono mai andati dall’urologo.

La prevenzione, come sappiamo, è l’unico valido strumento a disposizione per contrastare le malattie che possono interessare ragazzi e uomini di ogni età, anche se il rischio di incorrere in malattie aumenta con l’avanzare degli anni e si aggrava con l’abitudine del fumo, la sedentarietà e l’obesità. Si tratta semplicemente di assumere uno stile di vita sano, effettuare visite periodiche dal proprio medico e sottoporsi ad esami, spesso non invasivi, secondo la frequenza consigliata.

Tra le malattie maschili più comuni ci sono quelle che interessano la prostata. Si tratta di una ghiandola dell’apparato riproduttivo maschile adibita alla produzione di liquido seminale, spesso esposta a disturbi come ipertrofia prostatica benigna, infezioni, calcolosi delle vie urinarie, impotenza e infertilità e spesso anche tumori.

Nei giovani tra i 20 e i 40 anni il più frequente è il tumore al testicolo, che rappresenta il 12% delle diagnosi di tumore maschile (più raro nell’anziano). Il tumore della prostata invece rappresenta circa il 20% di tutte le neoplasie diagnosticate tra gli uomini a partire dai 50 anni di età.

È necessario programmare insieme al medico curante gli esami più opportuni, seconda ciascuna situazione individuale, per evitare sprechi e diagnosi inutili.

 

Fino ai 25 anni

Anche quando si è molto giovani un controllo andrologico – urologico è importante, come l’autopalpazione regolare del testicolo (da eseguire poi anche autonomamente almeno una volta al mese). Per l’occasione lo specialista darà anche consigli per preservare la salute degli organi riproduttivi (ad esempio, frequente è la comparsa di varicocele) e difendersi dalle malattie veneree. Inoltre, indicherà uno stile di vita pro-fertilità, ovvero che preveda un’alimentazione sana, che limiti il sovrappeso e soprattutto lontano dal fumo, abuso di alcolici, uso di droghe o sostanze dopanti. Infine, è raccomandato il vaccino contro il papilloma virus (gratuito tra gli 11 e i 12 anni) che nel sesso maschile può causare il cancro dell’ano, del pene e del cavo orale e di condilomi (verruche) ano-genitali.

 

Fino ai 45 anni 

Considerato che verso quest’età i livelli di testosterone cominciano a diminuire è bene prestare attenzione al valore di questo ormone poiché se troppo basso può rappresentare la spia di altre complicanze e aumentare il rischio di problemi cardiovascolari e osteoporosi. Inoltre, anche se non ci sono problemi, è utile cominciare a tenere sotto controllo i valori pressori e sottoporsi ad un esame completo del sangue, ma anche effettuare almeno una volta la visita oculistica e il controllo dei nei. È raccomandata una regolare attività fisica e controllare peso e girovita, partendo dalla valutazione dell’indice di massa corporea.

 

Dai 45 anni in poi

 Dai 45 ai 60 anni, i controlli saranno finalizzati alla diagnosi precoce di possibili patologie a carico dell’apparato urologico e a contrastare i sintomi che possono intaccare il benessere sessuale.

Con l’aumento degli anni, infatti, si assiste al naturale ingrossamento della prostata (ipertrofia) che può non presentare sintomi, o al contrario alcuni fastidi a cui porre rimedio con l’aiuto dello specialista. Inoltre, è consigliato misurare anche i valori del PSA, l’antigene prostatico specifico, un esame importante per tutti gli uomini a partire dai 50 anni o anche prima se c’è una familiarità del tumore alla prostata. Sopra i 45-50 anni è attivo gratuitamente lo screening del tumore al colon-retto, con la ricerca di sangue occulto nelle feci, ma non solo. L’uomo dovrà sottoporsi anche a controlli cardiologici per stabilire le probabilità di andare in contro a eventi cardiovascolare nei cinque-dieci anni successivi.

 

I segnali da non trascurare

Riconoscere alcuni segnali sospetti dell’apparato riproduttivo e prostata è il primo passo consapevole verso la prevenzione maschile. Generalmente bisogna prestare attenzione alla comparsa di:

 

  • Difficoltà a urinare, conseguenza dell’ingrossamento della ghiandola prostatica
  • Minzione ridotta o accentuata
  • Disfunzione erettile.

 

 

Dott. Gilberto Gallone