Finalmente, dopo tutti i problemi da Coronavirus, è arrivato il momento della tintarella: il sole è certamente beneficio per la salute e per l’umore però, lo si ripete ad ogni stagione calda, va preso con giudizio.
E’ la componente U.V. (raggi ultravioletti) da tenere sotto controllo: sono gli U.V. di tipo B e di tipo A, entrambi pericolosi.
I primi hanno lunghezza d’onda più corta, con effetti a lungo termine sul sistema immunitario: indebolendolo creano le condizioni per l’insorgenza di tumori della pelle quali carcinomi e melanomi. Gli altri con le loro onde lunghe sono meno potenti ma più penetranti ed a lungo termine si rendono responsabili del foto invecchiamento cutaneo caratterizzato da perdita di elasticità e formazione di rughe.
Come comportarsi allora per una abbronzatura salutare?
I cardini della prevenzione sono:
- Conoscenza della capacità di risposta della propria pelle al sole (si scotta facilmente? Si abbronza con difficoltà?).
- Esposizione progressiva e con l’ausilio di prodotti ad alta protezione usati correttamente (spalmandoli in tutte le parti del corpo in maniera uniforme e ripetuta ogni 2-3 ore).
- Alimentazione ricca di verdura (soprattutto pomodori) e frutta.
- Autoesame dell’epidermide.
- Grande attenzione all’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti.
- Visita dermatologica periodica di controllo.
Quali sono le esposizioni più dannose?
Quelle non protette e senza controllo, tipiche delle sedute brevi ed occasionali. Lampade e lettini solari sono altrettanto pericolosi, anche perché non essendoci la componente infrarossa (quella che da calore alla luce solare) non ci si accorge che si sta esagerando.
I bimbi possono stare al sole ma controllati, nelle ore meno calde e preferibilmente coperti da indumenti leggeri, ovviamente protetti da solari ad elevato indice di protezione.
Una nota a proposito dello stato di gravidanza: le donne che già naturalmente hanno un film idrolipidico più sottile degli uomini (pelle meno grassa e più delicata), quando incinte sopportano bilanci ormonali diversi dal consueto che possono portare alla formazione di macchie scure: il così detto cloasma gravidico.
Infine dopo epilazioni a strappo è meglio aspettare che la pelle si decongestioni prima di esporsi.
E se il cielo è coperto?
Attenzione poiché attraverso le nuvole può passare fino al 90% degli UVA e UVB.
Quindi……. Buone vacanze prudenti sotto un sole amico!
Dott. Italo Greco